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Pubblicato: Martedì, 23 Luglio 2013 15:51
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Scritto da mperone
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Il Consiglio di Stato, con il parere n° 3014 del 26 Giu 2013, ha annullato alcune norme del Regolamento contratti pubblici, d.P.R. n° 207/2010, su ricorso presentato da A.G.I. associazione imprese generali.
La questione nasce dal fatto che la gran parte delle categorie specializzate menzionate nell’Allegato A del Regolamento sono indicate come categorie a qualificazione obbligatoria, (ed esattamente 46 su 52 ) con la conseguenza che l’affidatario pur in possesso della qualificazione nella categoria prevalente, potrà eseguire le lavovrazioni appartenenti alle categorie scorporabili, solo se dette lavorazioni sono a qualificazione non obbligatoria. Altrimenti deve necessariamente subappaltarle ad un soggetto idoneo qualificato (art. 109, comma 2).
Inoltre, per alcune delle categorie del Regolamento, ed in particolare quelle elencate all’art. 107, comma 2, definite come “super specializzate” vale un regime ancora più rigido, considerato che, laddove siano di importo superiore al 15% dell’appalto, possono essere subappaltate solo nel limite del 30%. Superato questo limite l’impresa generale è obbligata a costituire un’ATI verticale.
In sostanza, il Consiglio di Stato ha annullato l’art. 109 comma 2 (in relazione all’allegato A), l’art. 107 comma 2, l’art. 85 comma 1 lettera b) nn. 1 e 2, mentre altre richieste sono state bocciate.
Si è adesso in attesa di un intervento del Ministero delle Infrastrutture che tenga conto della sentenza citata.
Vincenzo Fraiese
Il parere del Consiglio di Stato
Nota a commento (Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica – www.legislazionetecnica.it)
