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Pubblicato: Mercoledì, 22 Febbraio 2023 17:30
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L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno segue con attenzione gli sviluppi che a partire dal 16 febbraio u.s. data di pubblicazione del Decreto Legge sulla Gazzetta Ufficiale, ha bloccato la cessione del credito e lo sconto in fattura per tutti gli interventi non ancora avviati alla data del 16 febbraio.
L’Ordine di Salerno si è immediatamente allertato partecipando attivando alla discussione sul tema sia a livello locale con gli Ordini della Campania che del TRISUD (Campania, Basilicata e Puglia), sia a livello nazionale tramite continua interazione con il CNI e la RTP, di Assemblea Nazionale dei Presidenti degli Ordini territoriali degli Ingegneri, associandosi ai comunicati stampa e alle azioni per rappresentare le forti criticità che il provvedimento avrebbe generato e partecipare ragionate proposte di correttivo.
A tal uopo è stata chiesta audizione al Ministro del MEF Giorgetti congiuntamente ad altre Associazioni di categoria. Il confronto è avvenuto nel pomeriggio della scorsa giornata e gli esiti dell’incontro sono stati divulgati a mezzo di comunicato stampa della Rete delle Professioni Tecniche. Nel documento si legge che “La RPT ha partecipato alla riunione col Governo, avanzando le proposte dei professionisti tecnici per superare le difficoltà in tema di cessione crediti (…).
Disponibilità da parte del Governo ad ascoltare le proposte per migliorare il decreto sulla cessione dei crediti, superando le maggiori difficoltà che si sono venute a creare. Per quanto riguarda la RPT, è stata suggerita la possibilità di prevedere la garanzia SACE anche per l’acquisto dei crediti dei professionisti. E’ stata chiesta, poi, una proroga per quegli interventi di cui è stata già fatta la progettazione, consentendo ancora l’utilizzo del credito di imposta, al fine di portare a termine i lavori. La RPT ha posto in particolare risalto il tema relativo agli interventi nelle zone sismiche. Ha proposto di prorogare i bonus edilizi in un arco di tempo ragionevolmente lungo, anche con percentuali di incentivo inferiori, privilegiando gli interventi nelle zone interessate dalla ricostruzione o da forte rischio sismico. In particolare, ha chiesto di mantenere il Superbonus per le zone del cratere del sisma del 2016, al fine di accelerare l’opera di ricostruzione. Inoltre, la RPT ha riproposto un attento ragionamento sull’adozione di un Piano di prevenzione sismica, di cui ha consegnato un apposito studio. Per l’edilizia libera, infine, ha suggerito l’utilizzo delle sole fatture e l’alleggerimento delle procedure, affidandosi alla dichiarazione del professionista incaricato (…).
Particolare attenzione sarà rivolta alle problematiche delle piccole imprese e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma. Le associazioni che hanno partecipato all’incontro, infine, si incontreranno nelle prossime ore per elaborare una proposta comune”.
L’Ordine di Salerno segue costantemente agli sviluppi della spinosa vicenda partecipando attivamente alla discussione e a trasmettere proprie osservazioni sull’argomento.
Il presidente dell’Ordine
Ing. Raffaele Tarateta
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Pubblicato: Lunedì, 20 Febbraio 2023 16:46
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L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno si associa alla posizione assunta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dalla Rete delle Professioni Tecniche e fa propria. Sui bonus per l’edilizia serve capacità di visione e ragionevolezza altrimenti sarà una débacle per il Paese.
Il rischio è quello di generare uno shock di notevoli proporzioni tenuto conto del numero consistente di cantieri che si stanno ancora aprendo e del livello estremamente elevato di crediti pregressi incagliati.
Tutti abbiamo compreso che il sistema dei bonus va radicalmente riformato, ma, per capire come, non possiamo considerare solo una parte della realtà, ovvero gli effetti di disavanzo senza considerare gli effetti di crescita innescati dai bonus stessi.
E per far questo abbiamo bisogno anche di dati analitici di cui il Governo e l’Agenzia delle Entrate certamente possono disporre.
Il CNI fa appello alla ragionevolezza di tutti, Istituzioni e operatori, per trovare una soluzione che porti gradualmente ad una rimodulazione dei meccanismi (fiscali e non) che sostengano un piano di ristrutturazione profonda degli edifici.
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